Civili assassinati in Savigliano nel periodo giugno 1944 e aprile 1945
Savigliano, fortunatamente, non ha vissuto la terribile esperienza di subire rappresaglie o eccidi di massa.
Nonostante ciò anche la città di Savigliano paga con un caro tributo di vite spezzate la violenza
nazifascista..
Per non dimenticare, i nomi di alcune delle vittime innocenti:
Rota Roberto: nato a Castelleone l’1-10-1925, commerciante ambulante,
risiede a Savigliano fin dall’infanzia. Il 16 giugno 1944 , mentre si reca a
Savigliano viene ferito mortalmente da una bomba a mano lanciata
casualmente da soldati tedeschi. Muore il giorno dopo 17-6-1944.
Milanesio Onorato: nato a Savigliano nel 1891, é dipendente della S.N.O.S
presso il reparto “condotte”. Nel pomeriggio del 1 luglio 1944 viene lasciato libero
dall’azienda in quanto è imminente un attacco aereo. Decide quindi di recarsi in
bicicletta fuori città per raccogliere l’erba per i conigli. Giunto sulla strada per
Saluzzo incrocia un camion di nazisti diretto a Savigliano. Lo lasciano passare,
ma un attimo dopo con un colpo di fucile alla nuca lo uccidono.
Alessio Giovanni: nato a Savigliano nel 1913, lavora come tappezziere.
Il 24 agosto 1944, in occasione della morte del fascista Ettore Muti, gli viene
ordinato di addobbare il Teatro Milanollo. Verso le 10 due militi fascisti gli
ordinano di appendere un ritratto del duce. Sottovoce Giovanni si lascia
scappare: ”sono stufo di appendere ritratti di Mussolini”. Questa affermazione
è sufficiente per segnare il suo destino: portato in caserma viene picchiato
a sangue e in seguito ucciso con due colpi di coltello al viso.
Sartoris Amalia: nata a Savigliano nel 1929, abita in via Marene.
Il 29 aprile 1945 è affacciata alla finestra di casa sua quando viene colpita
da una raffica di mitra sparata da fascisti in fuga.
Muore il giorno stesso all’ospedale di Savigliano.