Dal 27 giugno 1944 al 29 aprile 1945 gli abitanti del comune di Genola subiscono gravi rappresaglie da parte dell’esercito tedesco in ritirata. Il 27 giugno 1944 alcuni contadini rinvengono sul ciglio della strada che da Genola conduce a Tetti Vigna, in località San Bernardo, i cadaveri di alcuni saviglianesi, assassinati senza una plausibile spiegazione logistica. Il 29 luglio 1944 viene arrestato, per le sue idee liberali, un noto avvocato di Genola. Condotto lontano dal centro abitato é ucciso con alcuni colpi di fucile alla schiena, all'altezza del pilone di San Bernardo, sulla strada per Cuneo. Il 27 settembre dello stesso 1944, in seguito al bombardamento aereo di un treno diretto a Torino, trovano la morte altri tre civili genolesi. Nei primi mesi del 1945 avvengono alcuni scontri armati fra le truppe tedesche in movimento e i partigiani appostati a Genola. E’ in questo contesto che si verifica l’episodio più grave ed efferato. Sono le prime luci dell'alba quando, il 29 aprile, inizia a transitare, proveniente da Fossano, la trentaquattresima divisione di fanteria Brandemburg comandata dal generale Liebe. Verso le ore 9:00, un soldato tedesco viene ucciso all'ingresso del paese, davanti alla trattoria Trombetta di Chiappero Biagio; senza accertarne le responsabilità un ufficiale entra nel locale e uccide il proprietario con una raffica di mitra; nel contempo il comandante ordina la perquisizione delle case adiacenti e il rastrellamento per le vie del paese di tutti gli uomini per costringere la popolazione a collaborare e a consegnare i partigiani che, a suo parere, hanno sparato all’ufficiale tedesco. Nella confusione generale vengono uccisi per le vie del paese tre civili; i loro cadaveri sono ritrovati solo a sera inoltrata in un orto all'inizio di via San Nazario, oggi via Vittorio Veneto. Terrorizzati, gli abitanti tentano di fuggire nei campi o di nascondersi nei solai e nelle cantine, ma in breve tempo vengono radunate circa duecento persone nella piazzetta dell'ala pubblica. Fra queste gli ufficiali scelgono undici uomini che vengono rinchiusi nella abitazione dei coniugi Marengo sulla strada per Fossano, alla quale appiccano il fuoco con i lanciafiamme. Perpetrata la strage, la divisione tedesca parte per Savigliano. Elenco delle vittime di Genola: Bosio Stefano Costanzo Antonio Gosmar Stefano Alfredo Cussino Pettiti Benvenuto Torretta Stefano Novarino Antonio Donà Amedeo Boglio Lorenzo Belmonte Stefano
Genola in memoria degli “Altri” 27-06-1944 29-07-1944 27-09-1944 29-04-1945
Picco Marco Borra Pietro Capello Defendente Gassi Giovanni Mana Sebastiano Marengo Francesco Mondino Giacomo Olivero Giovanni Battista Prato Giovanni Battista Petrucci Anna in Bosio
Ceretto Centallo Caraglio Cervere Garessio Bagnolo Genola Narzole Pievetta Dronero Ceresole Peveragno Dogliani Ceva Farigliano Fossano Magliano Alpi Busca Savigliano Trinità San Benigno Villafalletto Boves Hanno pagato