Il 17 dicembre 1944 arriva a Magliano un Presidio Repubblicano: la Compagnia Granatieri Cacciatori
degli Appennini di 28 uomini con a capo il Sottotenente Vezzosi e il
Sergente allievo ufficiale Cantamessa.
“Tutti i giovani dalla classe 1914 al 1926 vengono obbligati a presentarsi
per il servizio del lavoro e vanno in turno a squadre al Presidio in via
Colle di Nava Casa Zucchi Giuseppe tra il bivio di Crava e la discesa
del Pesio. La vita procede sotto un senso di timore, avvengono
requisizioni di radio, vitelli da macellazione (due alla settimana);
4 giovani (due Carlevesi e due del Carmine) vengono inquadrati, a forza,
nei repubblichini.”
(testo originale)
Anche un centro piccolo come Magliano Alpi paga “l’occupazione” con
vittime innocenti:
il
13-09-1943
viene ucciso per rappresaglia dalle S.S. tedesche in casa
sua (trattoria Cannone d’Oro) il Sig.
Blengino Stefano
fu Giò Battista
di anni 47.
il
1-09-1944
sul Beinale a Magliano Sottano i repubblichini assassinano
Tomatis Giuseppe
(pollivendolo).
il
27-09-1945
viene ferito dai tedeschi, perché fuori casa durante lo stato
di assedio, l’operaio
Mora Giovann
i della S.I.M., in seguito
all’amputazione di una gamba, muore mentre è ricoverato alla Clinica
di Mondovì.
A causa della vicina linea ferroviaria e della Strada Statale Colle di Nava
il paese subisce, inoltre, ben tredici incursioni aeree a partire dal
16-08-1944 fino al 28-04-1945 sulla colonna Tedesca ormai in ritirata.
Dalla relazione parrocchiale di Musizzano Giovanni, Priore di Magliano Alpi