Dalla Testimonianza di Don Mario Beltramo, Parroco di Caraglio
Sabato, 30 dicembre 1944. “Verso le ore 7 un forte contingente di militi della brigata nera lascia Cuneo
per Caraglio e Valgrana.... Giungono e si dividono il campo d’azione. Poco dopo Bottonasco, Paniale,
Fontana Agnella e altre località sono visitate... Vengono arrestati molti giovani e alcuni uomini.
I rastrellati vengono accompagnati all’albergo del Gallo, sede della brigata nera. Dopo lunghi interrogatori
molti sono rilasciati, alcuni trattenuti. I militi neri continuano le ricerche in paese …. Circolano le notizie
più varie e allarmanti, ma non si sa nulla di preciso”. Si teme comunque una rappresaglia poiché il giorno
prima, venerdì 29 dicembre, alle ore 18:00, un soldato repubblichino, sullo stradone di Dronero, è stato
freddato da alcuni colpi sparati da ignoto, appostato nelle vigne ai piedi della collina, nelle vicinanze del
palazzo dei Signori Folco.
Verso le 17:15 un ufficiale della brigata nera si presenta al Parroco: “C’è un condannato a morte: portate
il necessario per il vostro ministero. Prima, però, passate al comando”. Qui trova il Parroco della
Paschera S. Carlo e il Podestà, venuti per parlamentare la liberazione del prigioniero. Le suppliche non
hanno altra risposta che: “ Non è possibile”.
Sono quasi le 18:00, i parroci vengono accompagnati nell’antico carcere della caserma dei carabinieri,
dove scorgono non uno, ma sette vittime destinate. Il Vicario li conforta, li assolve, divide l’unica Ostia
che ha con sé in sette frammenti, poi viene allontanato.
I sette prigionieri vengono incolonnati verso
via Dronero, per circa mezzo chilometro.
Poi si ordina loro l’alt, proprio dove, la sera
prima, alla stessa ora, era stato freddato
il repubblichino. Sono le 18:00 precise: un ordine secco: una grandine di colpi, sette cadaveri a terra.
Solo il mattino dopo le salme sono riposte nelle casse mortuarie e condotte, su un carro al cimitero.
Le vittime:
L’elettricista di Brescia, da poco tempo a Caraglio, Anitridi Pietro Nicola, anni 36
Il contadino Bottasso Serafino, anni 20
il Direttore della Cassa Rurale, rag. Casasso Attilio Giovanni, anni 48
il giovane soldato Mattiauda Giovanni Battista, anni 26
il medico condotto di Caraglio, dott. Piasco Damiano, anni 43
il sergente Rebuffo Giuseppe, anni 26
il negoziante “Belù” Serra Giovanni Battista, anni 66