E’ il 14 settembre del 1944 quando un gruppo di soldati fascisti della brigata nera “Lidonnici” entra
con violenza nella casa del Parroco di San Chiaffredo,
piccola frazione di Busca.
Don Costanzo Demaria, parroco del posto da ben 36 anni,
è in compagnia di due giovani parrocchiani, Bartolomeo Lerda
e Luigi Ardissone.
I militi lo accusano di aiutare i partigiani fornendo loro “pane e
grano”, quindi di essere un ribelle e un traditore.
Per questo merita di morire. Don Costanzo Demaria non
reagisce, non si difende nella speranza di poter salvare
almeno, con la sua sottomissione, i due giovani.
Poi supplica di risparmiare loro la vita, lui solo deve morire!
La reazione dei brigatisti è terribile: lo spingono verso l’uscita con colpi
di manganello e con il calcio dei fucili. Staccano un quadro di Pio XII
dalla parete, glielo appendono al
collo e gli gridano: “Dì al tuo Cristo
e al tuo Papa che ti salvino!”
Catturano anche i due giovani.
Una volta fuori casa cercano il
luogo preciso dove era stato ucciso
– tre giorni prima – un “brigatista”
nero e lì li uccidono tutti e tre con
una scarica di mitra.
2 targhe relative ad altri 16 civili della città di Busca