Si riportano alcuni stralci dei due Consigli Comunali in cui si discute sulla necessità di trasformare la
Caserma Alpina ormai in disuso in locali commerciali.
Dalla “Deliberazione del regio Commissario” 20 febbraio 1922
Oggetto: Locazione della caserma alpina
Il Regio Commissario
Per l’Amministrazione straordinaria della città di Garessio
Premesso: …
Ritenuto che l’ex convento dei Cappuccini sorge nella posizione più ridente del centro di questo
Capoluogo, nella località ove hanno sede i migliori e più frequentati alberghi e pensioni e le ville più ricche
a prospetto sulla Val Sorda confinando col bosco
della società pro Garessio, località preferita alla
colonia estiva villeggiante per il suo clima mite al
riparo della forte ventilazione delle altre zone
della vallata;
…..
Che da oltre due anni la caserma in questione è
disabitata e spoglia del suo arredamento,
privando il Comune altresì del presidio militare
in vista del quale l’Amministrazione Comunale
addivenne ad un contratto di affitto
evidentemente oneroso; (vedi nota 1)
Che una migliore utilizzazione dei detti locali è
pure richiesta dalla nota deficienza di alloggi che
è sentita anche in questo Capoluogo;
Urgendo provvedere al riguardo per poter dare al suolo comunale ed ai locali predetti più conveniente
utilizzazione, con profitto altresì delle dissestate finanze comunali …
Delibera
Di chiedere all’Amministrazione militare e al Ministero della Guerra la immediata rescissione consensuale
della convenzione, con la restituzione del suolo e dei fabbricati dell’ex caserma degli alpini unitamente alle
relative accessioni, …
(1) In base alla convenzione sottoscritta tra l’Amministrazione Militare e il Comune a partire dal 1906, l’Amministrazione militare
prende in affitto dal Comune per un canone annuo di lire 300 i fabbricati dell’ex convento dei Cappuccini e dell’ex chiesa
patronale mentre il Comune cede gratuitamente: “il terreno sul quale è costruita la parte di caserma che è di proprietà demaniale
con il patto espresso che qualora il fabbricato in questione non dovesse più essere adibito a stanza di truppe il terreno dovrà
essere retrocesso all’Amministrazione comunale ed il fabbricato costruito sarà dall’Amministrazione militare ceduto alla città di
Garessio mediante il pagamento di quella indennità che verrà di comune accordo stabilita.
Dalla “Deliberazione del regio Commissario” 21 agosto 1922
Oggetto: Caserma Alpina,
Il Sindaco dà atto che … la locale Caserma Alpina fu restituita dall’Autorità Militare al Comune, e venne
fissata l’indennità per i danni al locale in lire novemila, che l’Autorità Militare dovrà corrispondere a questo
Comune. Che per contro il Comune per rendersi proprietario del locale demaniale , è stato invitato a
pagare lire 15.500, per modo che il Comune dovrebbe ancora sborsare lire 6.500.
…
Spera ora di poter convenire con l’Autorità Militare di saldare le partite di credito/debito fra Comune e Stato.
…
Espone poi che il Comune non può in alcun modo usufruire di quel locale che tutt’al più potrebbe adibirsi
a locale di isolamento per malattie infettive, … ma vi occorrerebbero troppo dispendiose spese …
Egli propone l’alienazione, condizionata alla costruzione colà di alberghi o pensioni che diano al Comune
un altro interesse indiretto di favore all’industria del forestiero. …
Alla fine della discussione...
“il Consiglio: approva in massima la vendita della Caserma alpina, incarica la Giunta di formulare
la proposta per una eventuale asta pubblica, una licitazione privata, previa perizia”.