L’epoca “d’oro” dell’ Hotel Miramonti
Dai depliant pubblicitari
“Il superbo, regale Grand Hotel Miramonti”
Questo il logo del depliant pubblicitario della guida G.B. Rossi del 1931
che continua:
“E’ il vero dominante della valle, …..
E’ un vero belvedere da una sede principesca, sontuosa e ricca
di ogni agio, di tutto il comfort moderno desiderabile, come si usa
dire oggidì. …
Il superbo Hotel ha grandiosi ed eleganti Saloni da pranzo, da ballo.
Ristorante con ampia terrazza, Bar, Biliardo, Sala di Lettura e per Bridge...
E riprendendo la definizione di una lettera inviatagli nel settembre
del 1930 da sir Milton Wilthain, G. B. Rossi conclude definendo l’Hotel
una “vera domus aurea” (è quella di Nerone) (nello spirito della romanità
fascista) e ricorda che l’anno precedente esso era “così affollato di ospiti
ragguardevoli che si dovette mandare tutto il personale proprio ad
ospitare in altre case circostanti”.
E ancora nel 1934 un altro depliant magnifica l’Hotel con queste parole:
“Albergo di prim’ordine, 160 letti, 40 bagni privati, acqua corrente calda
e fredda in tutte le camere, vasto giardino, garages, tennis”.