E oggi?
Tra gli abitanti di Garessio circola ancora un’ antica leggenda, sostenuta, per altro con convinzione e fino alla sua
morte avvenuta pochi anni fa, da Nello Briatore, più conosciuto come “o Grio” il grafologo e “mago dei poveri”.
La leggenda racconta di una “maledizione” secondo la quale sarebbe
destinato a fallire tutto ciò che, di non religioso, viene costruito
in luoghi che sono stati occupati dai frati.
I garessini, a conferma di ciò, portano come esempio i clamorosi
insuccessi economici de “Il Miramonti”, di “Valcasotto”
e di “Colle San Bernardo”.
E c’è, tra loro, chi sostiene che, in certe notti, è possibile
vedere vagare fra le rovine un monaco cappuccino,
l’unico vero padrone del colle.
Noi non sappiamo se è “maledizione” o incuria umana.
Certo il colle, adesso, offre di sé una visione spettrale.
Tuttavia, anche nel suo attuale degrado, è testimone di secoli
di storia che non possono e non devono essere
cancellati dalla nostra memoria.
Facciamo in modo che tutti coloro che, d’ora in poi, passeggeranno
ai piedi de “Il Miramonti” non vedano solo un rudere pericolante,
ma possano ricordare quanta serenità, gioia, sofferenza
siano scaturite, nel tempo, da quel luogo.
A seguire alcune fotografie che si commentano da sole!
Interni del 2012: scatti di Roberto Baccino
Interni del 2011: scatti di Monica Chiappara
Panoramiche del 2014: scatti di Elma Salvo
I nostri sopralluoghi: 2014, scatti di Baldo Russo