Anno 1873
A partire dal 1866 il Comune di Garessio diventa proprietario dell’edificio appartenuto ai Cappuccini. Per il suo riutilizzo
vengono formulate diverse proposte. Si pensa, in un primo momento, di trasformarlo in “dependance” dell’Ospedale
Civile per la convalescenza degli infermi o addirittura come lazzaretto. Proprio in quegli anni, infatti, il vaiolo sta
mietendo numerose vittime, soprattutto nelle borgate montane di Cappello e Valdinferno. Ma fra gli amministratori c’è
anche qualcuno che progetta, invece, di trasformarlo in un collegio di pubblica istruzione per riunirvi le scuole
elementari cittadine e le prime classi ginnasiali.
In realtà non si realizza nessuno di questi progetti
perché a partire dal 1873 l’ex convento passa
all’esercito con l’approvazione della cittadinanza
e diventa sede estiva di una Compagnia di
artiglieri degli alpini, il neonato corpo dell’esercito
italiano. Vengono costruite scuderie e locali per
l’acquartieramento dei soldati, e il luogo diventa
per antonomasia “Il Quartiere”.
Risale al 1874 la delibera comunale che stabilisce
i termini della convenzione tra l’ amministrazione
comunale e il Municipio: il Comune concede l’uso gratuito dell’ ex Convento dei Cappuccini situato tra Borgo Poggiolo
e Borgo maggiore per l’acquartieramento delle truppe affinchè si tenga “un permanente presidio”.
Nel 1881 l’amministrazione militare si libera dall’impegno di mantenere in modo permanente il presidio di truppe e
conviene di corrispondere un canone annuo di lire 300 (o forse 700) come corrispettivo per la locazione dei locali e
per l’uso del suolo inerente di proprietà comunale. Questa convenzione viene tacitamente rinnovata fino al 1900
quando, previa regolare disdetta, l’amministrazione militare pretende che, pur mantenendo inalterato il prezzo per
l’affitto del fabbricato dell’ ex Convento, il Comune debba cedere gratuitamente all’ Amministrazione Militare “ il terreno
sul quale è costruita la parte di caserma che è di proprietà demaniale con il patto espresso che qualora il fabbricato
non sia più adibito a stanza di truppe il terreno dovrà
essere retrocesso all’Amministrazione Comunale ed il
fabbricato sarà dall’Amministrazione militare ceduto
alla città di Garessio mediante il pagamento di quella
indennità che verrà di comune accordo stabilita”.
Durante la prima guerra mondiale “il Quartiere” viene
utilizzato come ospedale militare, in appoggio a quello
civile. E tra i ricoverati compaiono anche i nomi di alcuni
dei futuri personaggi dell’epoca fascista come Italo
Balbo, allora sottotenente e comandante di una sezione
di mitraglieri dell’VIII Alpini, ferito durante la ritirata di
Caporetto insieme col tenente garessino Mario Baracco,
e Tito Zaniboni, il futuro attentatore di Mussolini.
Il suddetto contratto di affitto viene rinnovato ancora in
data 25 giugno 1915 con scadenza al 31 dicembre 1923. A partire da tale data i locali della caserma vengono ceduti
al Comune che li vende il 17 giugno 1923 con il vincolo di trasformarli in albergo.
Ancora oggi, soprattutto per i garessini più anziani, la strada che dal Borgo trascorre sotto il Convento raggiungendo
la comunale di Valsorda si chiama indifferentemente “Strada dei Cappuccini” o “del Quartiere”.