Vita di Aleksandar Tamindzic’
Aleksandar Tamindzic’ è nato nel 1906 a Cetgné, nel Montenegro. Finisce il Liceo scientifico nel 1924 e nello stesso
anno entra nell’accademia Militare di Belgrado. Nel 1927 viene promosso sottotenente di fanteria e, in seguito,
comandante di compagnia.
Presta servizio nel Montenegro nelle città Cetnje, Podgorica e Cattaro sino al 1940, anno in cui é trasferito in Slovenia
nella cittadina di Gorenj Vas-Poljena, ai confini con l’Italia, dove svolge la funzione di ufficiale addetto alla
mobilitazione. In questa località lo sorprende la guerra il 6 aprile 1941.
Dopo la capitolazione ufficiale della Jugoslavia (17 aprile 1941), senza essere considerato prigioniero, viene portato in
Italia con altri 120 ufficiali serbi di Lubiana (18 aprile 1941) e destinato in un primo tempo a Gorizia e poi nel campo
di concentramento di Vestone (BS). Dal 1° giugno 1941 con altri 130 ufficiali montenegrini deve essere liberato ed
inviato nel Montenegro, ma, per una serie di sfortunate coincidenze, dopo essere stato nel campo di Fiume e di Bari,
viene destinato in Albania e qui fatto prigioniero dai tedeschi e inviato in Italia ad Anversa (NA), poi a Sulmona e,
quindi, con un gruppo di 250 ufficiali, nel campo di concentramento di Garessio (CN).
Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 rimane sbandato nei dintorni di Garessio e nel gennaio 1944 si trasferisce
in Svizzera, prima considerato come prigioniero e poi, alla fine della guerra, come esule politico.
Si stabilisce definitivamente in Svizzera, dove lavora fino alla morte come impiegato presso un’industria metallurgica
a Zurigo.