A differenza dei “revisionisti” storici che, alla luce di nuove
documentazioni, rimettono in discussione, totalmente o
in singoli aspetti, alcuni nodi cruciali della storia moderna
o contemporanea, i NEGAZIONISTI, in modo antistorico
e antiscientifico, specialmente con riferimento ad alcuni
avvenimenti connessi al fascismo e al nazismo, si
spingono sino a negarne l’ esistenza.
Il fenomeno del negazionismo non è nuovo: fin dall’
immediato dopoguerra vi sono degli autori isolati che
tentano di riabilitare il nazismo, cancellando quello che
agli occhi della coscienza comune è il crimine più grave
commesso dal regime hitleriano e cioè lo sterminio
programmato di milioni di ebrei nei campi della morte..
Per citare qualche precursore del negazionismo, i primi
negatori della Shoah in Francia sono l’ ex vichyista
Maurice Bardèche e l’ ex socialista Paul Rassinier, che
viene oggi considerato come il padre fondatore del
negazionismo (deportato politico a Dora e a Buchenwald,
per qualche motivo difficile da spiegare Rassinier passerà
il resto dei suoi giorni, dal dopoguerra in poi, a tentare di
giustificare la politica concentrazionaria nazista e a
sostenere che i veri responsabili della seconda guerra
mondiale sono stati i comunisti e gli ebrei).