In realtà, una forma di “eutanasia indotta” viene applicata
già durante la Prima Guerra Mondiale: in questo periodo,
infatti, si assiste a una impressionante impennata dei
decessi di malati cronici negli istituti di cura tedeschi:
45.000 in Prussia e più di 7.000 in Sassonia. Con molta
probabilità la scarsità di cibo causata dal conflitto spinge
molti medici ad affrettare la morte di una parte di queste
cosiddette "bocche inutili.
Il progetto” eutanasia” parte gradualmente.
Prima tappa di questa politica razziale é la famosa legge
sulla sterilizzazione dei disabili con malattie ritenute
“ereditarie” (cretinismo congenito, mongolismo,
schizofrenia, psicosi maniaco depressiva, epilessia, corea,
cecità, sordità, gravi malformazioni fisiche; inoltre, può
essere sterilizzato anche chi soffre di alcoolismo acuto),
discussa in Parlamento il 14 luglio 1933 ed emanata il 25
Luglio dello stesso anno con il nome di Legge per la
prevenzione di nuove generazioni affette da malattie
ereditarie.
Tale norma ha effetto dal 1° gennaio 1934 e l’ impatto è
immediato: un gran numero di cittadini e cittadine
tedeschi vengono sterilizzati, molti contro la loro volontà.